Iniziamo col dire che anche qua in Canada è riconosciuta la superiorità gastronomica del nostro sgangherato paese. Per noi mangiare non è solo nutrimento e necessità per poter continuare a vivere, ma è piacere, aggregazione, famiglia, cultura, vanto e identità. Non siamo solo Pizza e Pasta, ma mille altre specialità che variano da regione a regione, da paese a paese. Quindi alla domanda delle mamme che si chiedono cosa si mangia quale dovrebbe essere la nostra risposta? Ovviamente non possiamo e mai riusciremo ad abbandonare la nostra cucina, quindi quando si mangia a casa la risposta è ovviamente, quello che mangiamo in Italia, anche se con qualche piccola differenza, la pasta continua a rimanere dura e scotta e sono da evitare tutte quelle ricette che includono la panna, poiché non pervenuta, ma per il resto siamo riusciti a trovare la quadratura del cerchio o forse abbiamo solo iniziato ad abituarci a diversi sapori (questo lo scopriremo solo al ritorno...).
Passiamo allora ad una analisi delle varie cucine fin ora assaggiate:
Il Canada non ha un piatto tipico, l'unica cosa che si può definire tale è la già citata Poutine: delle patatine fritte condite con formaggio molle, simile al dolce sardo (inteso come consistenza, gusto non rilevato) e con una salsa di carne, che sa di minestrone o passato di verdura; la domanda è - se le patatine fritte sono buone perché le devi rovinare con tutto il resto? Anche se in realtà ancora non siamo riusciti a mangiare delle patatine degne di nota (e dire che sono la base di ogni contorno da queste parti). Sempre parlando di patatine fritte una citazione va fatta su quelle dolci poiché sono le preferite di Manu (slurp). Ogni tanto andiamo in un localino su College Street, che si chiama Nirvana, per il Brunch, cioè una colazione all'ora di pranzo (no non una colazione come la intendiamo noi, con magari del latte e cereali o della frutta e un succo d'arancia o un semplice caffè e pasta al bar, ma come la intendono loro). Quindi uova strapazzate, bacon, del pane tostato, le sweet potato (volendo con ketchup), e della frutta.
Sempre parlando del brunch, domenica abbiamo avuto il piacere di mangiare a casa di Melissa e Mehdi. Il menù prevedeva una torta salata farcita con funghi, uovo, peperoni, formaggio e altre cose, pane e burro, dolcetti tipo croissants e frutta. Noi abbiamo contribuito con questo piatto:
Una cosa molto importante da dire è che in tutti i locali di Toronto l'acqua è gratuita, anzi è addirittura vietato vendere acqua in bottiglia (così almeno ci è stato detto), perché l'acqua del rubinetto è potabile: il governo spende milioni per potabilizzare l'acqua e quindi sarebbe una contraddizione se poi questa venisse addirittura imbottigliata e venduta, di conseguenza pagata due volte. Quando ci siede al tavolo di un ristorante solitamente il cameriere porta una caraffa o una bottiglia d'acqua e dei bicchieri, poi si può ordinare da bere. Un'altra usanza particolare (non solo canadese ma più in generale americana), è il refill: spesso ti portano da bere e paghi solo la prima volta, poi ti riempono il bicchiere a non finire...non abbiamo ancora capito bene come funziona a dire la verità, perché non accade tutte le volte che mangiamo fuori :
I ristorante di Toronto sono magnifici, la qualità della cucina è di solito soddisfacente e la sua particolarità è che è molto varia, proviene da tutte le parti del mondo. Quando abbiamo voglia di mangiare fuori prendiamo la metro, scendiamo alla stazione di Saint George e ci buttiamo in Bloor Street, una delle nostre vie preferite: si trova proprio accanto all'Istituto e porta dopo porta offre mille ristoranti, italiano, thai, cinese, giapponese, crèpes, tortillas, coreano, fastfood, pub, brasiliano, giamaicano, afghano...si tratta solo di scegliere, di solito il risultato è garantito. Si può dire in un certo senso che la cucina tipica di Toronto siano tutte queste cucine messe assieme, poiché rispecchiano tutti gruppi etnici della comunità (ma anche perché tutto ciò che approda in Canada viene "marchiato" con una foglia d'acero e tac! la magia è fatta! Vedi insegna canadese del Mc Donald's).
Il primo assaggio particolare nonché primo errore è stato il cibo thai, che Manu ha provato con i colleghi uno dei primi giorni e non è stato proprio ottimo...qualcosa tipo questo:
Insalatina di antipasto, poi noodles mischiati con radici strane tipo cipolla di sapore (come a destra nella foto) e accanto pezzetti di pollo (niente male) con salsine varie acidine. Il gusto proprio non va questa volta...
Ci diamo poi al giapponese, che ormai conosciamo bene e che ci soddisfa sempre. Si può ordinare in due modi: all you can eat, che costa sui $13 e puoi chiedere tutto ciò che vuoi, prendere un piatto singolo oppure un box con più portate (che costa sui $7). Siccome abbiamo sempre mangiato là per pranzo, quindi avevamo poco tempo a disposizione, abbiamo sempre optato per i box oppure box più piatti singoli. Ecco un pranzo tipo:
In alternativa al ristorante ci sono i soliti paninozzi o le insalatone (guai a prendere la Ceasar's salad perché ci mettono l'aglio a scaglie!!!), come quelli che viabbiamo mostrato tante volte anche se adesso siamo in una fase avanzata, cerchiamo di non mangiarne più:
Immancabile bacon e formaggio cheddar |
Da notare tutte le salse sul tavolo e i bicchieri blu di plastica per il refill... |
Ecco due new entry che abbiamo sperimentato a Chicago, da segnalare assolutamente:
la deep dish pizza, ovvero vanto e orgoglio della città, la versione americana della pizza! Esiste ancora la pizzeria di colui che la inventò e da cui poi si è diffusa in tutte la città e anche oltre. Si tratta solo di una pizza molto alta, ripiena di formaggio e, malgrado l'aspetto, Marco e Roberta assicurano che non è male. Manuela si ripromette di assaggiarla, magari la prossima volta:
Proviamo poi un famoso e consigliatissimo ristorante thai e cinese allo stesso tempo: prendiamo risi fritti deliziosi, saporitissimi, con pezzetti di pollo rosolato, piselli, fili di peperoni e scalogno. Il risultato era tipo questo:
Tra le cose da dimenticare c'è anche un certo maiale dalla famosa cotenna croccantissima di cui tutti parlano all'Istituto e che un giorno i colleghi comprano per assaggiare. Si tratta di una grande prelibatezza a dire di tutti, perché i cinesi sono gli unici a cucinarlo davvero bene in città. A prima vista sembra davvero invitante e assaggiandolo poi sembra cotto bene. Tanto che Manu prende la vaschetta che rimane e la porta a Marco per cena. Vogliamo parlare del nostro apparato digestivo durante quel giorno? Dire nauseati è dire poco (Sarà poi che abbiamo mangiato tutti nel mio ufficio e che l'odore di maiale non se n'è andato neanche dopo una passata di disinfettante). Ma la storia non finisce qua perché qualche giorno fa siamo tornati a Chinatown e Manu ha visto per caso con i suoi occhi il tanto celebrato King's Noodle, ovvero la rosticceria dove i colleghi sono andati a prendere l'infausto porco:
Il porco per intenderci è quello più a sinistra appeso |
Chinatown è un mercato all'aperto, zeppo di tutte le verdure e la frutta che uno si possa immaginare a costi stracciatissimi. Il problema però è l'igiene dei locali, la città sta infatti cercando di fare qualcosa per tutelare chi si reca da quelle parti ad acquistare e non sa che spesso tra i banchi si aggirano le pantegane stile Piazza San Michele e ovviamente scatenate la vostra fantasia per capire dove allevano gli animali! Chissà se tutto quello che si sente dire in giro è vero poi...
Cose essiccate, non chiedeteci cosa perché i cartelli non li capiamo! Sembrava frutta e pescetti |
Passiamo ora al dolce! Qua possiamo dire di aver provato davvero un sacco di cose. Partiamo dalle specialità portoghesi che qua vanno a ruba:
Vaschette di pasta sfoglia piene di crema...caramellate al forno prima di mangiarle...gnammi!!
Poi vediamo un po'...la torta brownie, molto frequente trovarla nel menù tra i dessert:
E ancora più tipico la cheesecake, anche se l'ultima volta era troppo alta e quindi troppo formaggiosa:
Ultimi ma non ultimi i dolci cinesi. Una sorpresa. Non certo golosi come un bignè o un tiramisù ma delicati e leggerissimi, come un pan di spagna ma molto più soffici. Ne abbiamo provati diversi tipi, che più o meno erano così:
E come dimenticarsene: il biscottino della fortuna con il suo messaggio all'interno: